Un sito non ufficiale che traccia i titoli nella libreria di Epic Games ha recentemente fatto parlare di sé dopo aver rivelato numerosi giochi in uscita, secondo quanto riportato da Wccftech. Il sito è stato rapidamente messo offline dopo aver pubblicato informazioni estratte dal catalogo dell’Epic Games Store. Tuttavia, questo non ha impedito agli utenti di esaminare la lista e condividere le loro scoperte.

Lo scoop

La lista include giochi di importanti publisher come Bethesda, Sega, Sony, e Square Enix, tra cui alcuni facilmente riconoscibili come Turok, mentre altri sono elencati sotto nomi in codice, come “Parkside” per BioShock 4. Altri titoli, sotto codenomi non precedentemente conosciuti, hanno scatenato speculazioni tra gli utenti. Ad esempio, “Momo” potrebbe indicare un remake di Final Fantasy 9, mentre “Selma” potrebbe riferirsi alla versione PC di Red Dead Redemption 1. Il codename “Utah” potrebbe alludere alla versione PC di The Last of Us Part 2, la cui uscita sembra imminente.

Epic Games ha risposto aggiornando il sistema per impedire che strumenti di terze parti possano estrarre informazioni non pubblicate dal loro catalogo. “Abbiamo rilasciato un aggiornamento per impedire che strumenti di terze parti possano visualizzare nuovi titoli non pubblicati dal catalogo dell’Epic Games Store,” ha dichiarato Brian Sharon, portavoce di Epic Games, in una dichiarazione a The Verge.

Nonostante le precauzioni di Epic Games, molti titoli rimangono elencati sotto codenomi misteriosi, come CurlyWurly di Sega e Brownie di Bethesda, mantenendo viva la curiosità degli investigatori digitali.

Il tribunale

Epic Games ha inoltre recentemente vinto una causa contro Google, che ora deve affrontare la prospettiva di modifiche al Play Store per eliminare vincoli che ostacolano la concorrenza. Il giudice James Donato potrebbe obbligare Google a consentire l’accesso all’intero catalogo di app e al porting delle app verso store di terze parti. Google sostiene che tali modifiche potrebbero danneggiare consumatori, sviluppatori e produttori di dispositivi, ma il giudice ritiene che non ci saranno gravi conseguenze.

Le parti presenteranno gli argomenti finali entro agosto, e il giudice determinerà eventuali penalità. Nel frattempo, Google dovrà quantificare i costi associati a due richieste di Epic Games: l’accesso per sei anni all’intero catalogo di app del Play Store da parte di store di terze parti e l’accesso all’elenco delle app installate tramite Play Store, permettendo il porting e successivi aggiornamenti da store alternativi.

Se queste modifiche verranno imposte, Google potrebbe perdere il controllo sulla distribuzione delle app, permettendo a qualsiasi store di terze parti di “rubare” le app dal Play Store.

E tu pensi che i giochi dovrebbero essere liberi? Scrivicelo nei commenti.

di Redazione

Programmatore Esperto, Nerd Veterano, Mago di Internet, essere umano; sì, in quest'ordine. Giocatore da tempi immemori di Magic ha scalato le classifiche per oltre un decennio, non dimenticando le sue sessioni GDR con diverse modalità. Lui Lui

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